Meditazione naturale

15-02-2014 (aggiornato il 02-12-2020)

Meditazione naturale


La meditazione naturale è quello stato di profonda presenza e apertura nel cuore del proprio essere durante lo svolgimento quotidiano dei propri compiti.

Per aiutarci a raggiungere lo stato meditativo nell’essere di tutti i giorni, ovvero quel vivere continuamente la vita stessa come una meditazione, può essere utile la pratica della meditazione. Questa pratica introduce, nel frastuono quotidiano che molte persone vivono, una oasi di relax attraverso la quale agevolarci l’opera globale che ci richiede la nostra esistenza.

Di pratiche meditative ne esistono infinite varianti, una che si avvicina molto alla naturalezza e spontaneità è anche quella che lascia molta libertà di espressione e di contatto col proprio intimo, può essere riassunta in questi passi:

-Posizione comoda a libera scelta.

-Trovata la posizione giusta bisogna restare immobili fino alla fine della pratica così da allenare con più focalizzazione le facoltà soprasensibili che solitamente vengono soffocate dalle continue sovrastimolazioni del sistema tipico di questa era altamente tecnologica e irrequieta.

-Ambiente al buio o lievemente illuminato da qualche candela, niente luce elettrica perché interferisce la nostra percezione.

-Silenzio o musica rilassante tenuta però molto bassa, quasi impercettibile.

-Chiudere qualsiasi fonte esterna di disturbo.

-Chiudere gli occhi.

-Respirare lentamente e in profondità usando tutta la superficie polmonare sia quella bassa che quella alta agendo pienamente sul diaframma.

-Ascoltare una guida alla meditazione (detta anche meditazione guidata) se si è agli inizi poi avanzando occorre silenzio ed è meglio se nessuno sia a parlare perché è fonte di deconcentrazione.

-Evitare le visualizzazioni, le immaginazioni e gli spostamenti di energia poiché sono manovre molto delicate e riservate ai livelli avanzati ai quali si richiede una adeguata preparazione e nei quali si è aperto il 3° occhio e si può vedere realmente cosa avviene (e comunque pratica di meditazione non significa seduta di pranoterapia quindi anche se siete conoscitori della fisiologia materica e di quella occulta evitate di confondervi altrimenti non eseguirete bene nessuna delle due).

-Distogliere l’attenzione dai pensieri e dalla chiacchiera interiore.

-Attendere la schiusura dei sensi sottili e apprezzare con attenzione consapevole e presenza ciò che sperimenteremo (per far avvenire ciò possono essere necessarie molte pratiche).

-Terminato l’eventuale stato di coscienza meditativo raggiunto ritornare quindi alla realtà circostante cercando per quanto possibile di apportarvi i benefici conseguiti e di rientrare ai sensi comuni con tranquillità e calma.

-Se si prova piacere nel farli è possibile iniziare e concludere la pratica con dei canti armonici e con mantra sonori, i primi aiutano a pulire i propri corpi mentre i secondi ad energizzarli e a metterli in vibrazione..

-Ricordare che nel nucleo, nel centro della pratica, sarebbe meglio non fare assolutamente nulla.

-La pratica può essere svolta da soli ma anche in coppia o in gruppo; purché vi sia armonia e affinità d’intenti. Importantissima è la pratica con l’Anima innamorata per chi è in coppia stabile.

-Per prepararsi ad una migliore pratica meditativa è buona cosa stare molto leggeri con i pasti e cercare di limitare sempre più prodotti animali ..a maggior ragione quelli provenienti da allevamenti intensivi.

Tra quelle che ho sperimentato questa è la via meditativa più naturale, spontanea ed efficace.. ma anche la più lunga, quindi abbiate pazienza.


 
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