01 luglio 2012

Gratificazione da sfide politiche e sportive

In politica come nell'agonismo sportivo le sfide incarnano nell'interessato spettatore il bisogno di competizione e superiorità per integrare o sopperire quello che già vive in prima persona nella propria vita oppure proprio per dare sfogo in ciò che non riesce ma vorrebbe vivere personalmente.. una affermazione, una vittoria. Se sentiamo che vogliamo portare l'attenzione su cose diverse basterà comprendere che questo bisogno di sfide e competizioni, il desiderio di arrivare primi, non serve a niente in realtà, oltre al fatto che non saremo mai veramente primi e che nessuno può essere migliore di qualcun'altro, bisogna creare dentro di noi la quiete dell'ego, abbattere l'egocentrismo e smettere di alimentarlo con queste sfide personali o riflesse su altre persone che vivono attorno a noi. La nostra Anima non chiede competitività ma collaborazione, aiuto reciproco e unione con l'eterno tutto. L'egocentrismo fa vivere principalmente per noi stessi nel desiderio di prevaricare su qualcuno divenendo poi egoisti. Anche se poi non lo mettiamo in pratica con questo tipo di identificazioni inconsciamente teniamo in noi tale bisogno e lo appaghiamo ad esempio con le sfide politiche o competizioni sportive. Queste inoltre ci prendono energie reali che potrebbero essere usate in miglior modo.

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