03 giugno 2013

Frutta, acqua viva e moderatezza alimentare

L'organismo nutrito secondo natura arriverà ad avere sempre meno bisogno della frutta perché sarà divenuto capace di trarre nutrimenti superiori dalla realtà circostante e sopratutto da se stesso. Ciò non significa necessariamente l'astensione dal cibo solido ma la cessazione del bisogno e della dipendenza che è situazione ben diversa. Anche le necessità solventi e purificanti della migliore frutta diverranno non più necessarie anzi potranno nuocere alla salute dei corpi già purificati se assunti ad alte dosi come durante la transizione poiché non avranno più alcuna utilità dato che di li in poi il corpo fisico avrà ritrovato l'equilibrio e l'autonomia precedentemente persa dalla corruzione dell'essere e non vi sarà bisogno di ingenti agenti esterni. Di li in poi si entra in una nuova esperienza di nutrizione, persino il fruttarismo dovrà essere sempre più contenuto nelle quantità e pian pianino dosato secondo una progressiva riduzione e stabilizzazione personale a seconda dell'individuo; aiutando il corpo con sempre più acqua viva e naturale che andrà a sostituire la tanta frutta che prima si era soliti mangiare.

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