25 aprile 2014

Figli delle macchine

Al contrario dei cicli agricoli legati alla natura, la civiltà tecnologica e consumistica non ha né giorno né notte. Le macchine non conoscono luce o buio, vanno avanti in linea retta. L’antica civiltà legata alla terra era intimamente legata alle stagioni, agli umori del giorno, alla natura.
Sotto gli occhi di tutti, le nuove generazioni si stanno ribellando al tipo lineare della civiltà tecnologica. Vogliono tornare alla natura. Vivono come straccioni. Compiono grandi migrazioni per contarsi e compiere il rito magico della musica. Indossano amuleti, dove sono prevalentemente incise le grandi leggi dell’Amore e della pace. La marcia di una nuova magia pare inarrestabile.
-Anthony Nicker-

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