21 settembre 2018

Al centro del tuo sentiero

Ciò che Tu vuoi non è sempre ciò che il tuo corpo desidera. Quando il tuo corpo desidera qualche cosa , fermati e domandati se tu veramente desideri quella cosa. Perché tu sei Dio, e vuoi soltanto quello che Dio vuole. Perché questo avvenga, è necessario che tu ricerchi nelle profondità del tuo essere per trovare Dio in te stesso e per udire la sua voce che è la tua voce.
Non confondere i tuoi corpi con te stesso: né il corpo fisico, né quello astrale, né il mentale. Ciascuno di questi pretenderà di essere il Sé, per ottenere quanto desidera. Tu, invece, devi conoscerli tutti e conoscere te stesso quale loro padrone.
Quando c’è un lavoro da compiere, il corpo fisico vuole riposare, andare a passeggio, mangiare o bere; e l’essere che non sa dice a se stesso: ‘’io voglio fare queste cose e devo farle’’. Ma il saggio dice: ‘’chi desidera non sono io, e bisogna che aspetti un poco’’. Spesso, quando si presenta l’occasione di aiutare qualcuno, il corpo suggerisce subito: ‘’quanta fatica sarà per me, lasciamo che lo faccia qualcun altro!’’. Ma l’essere risponde al suo corpo: ‘’Tu non mi ostacolerai nel compiere un’opera buona!’’. Il corpo è un animale al tuo servizio, è il destriero sul quale cavalchi. Perciò trattalo bene e abbine cura! Non strapazzarlo, nutrilo opportunatamente, soltanto con cibi e bevande puri, mantienilo sempre scrupolosamente pulito, libero dalla più piccola macchia di sudiciume. Perché senza la perfetta pulizia e la perfetta salute del corpo, non potrai compiere l’arduo lavoro di preparazione, non potrai sopportare lo sforzo incessante che esso richiede. Ma devi sempre essere tu che padroneggi quel corpo e non il contrario.
Il corpo astrale ha i suoi desideri, in grande quantità: vuole che tu vada in collera, che tu dica parole violente, che tu sia geloso, avido di denaro, invidioso della roba altrui, che ti lasci sopraffare dallo sconforto. Esso desidera tutte queste cose e molte altre ancora, non perché voglia farti del male, ma perché ama le vibrazioni forti, dunque anche violente e gli piace cambiarle continuamente. Ma tu non vuoi nulla di tutto ciò e, perciò, devi discernere tra i tuoi bisogni e quelli del tuo corpo.
Il tuo corpo mentale desidera considerarsi orgogliosamente separato dagli altri, pensare molto a sé e poco al prossimo. Anche quando tu l’abbia distolto dagli interessi mondani, esso cercherà ancora di essere egoisticamente calcolatore e di farti pensare al tuo interesse anziché al lavoro del Maestro e all’aiuto da dare agli altri. Quando mediti, cercherà di farti pensare alle molte e diverse cose che esso desidera, anziché all’unica cosa che tu vuoi! Ma tu non sei questa mente: essa è tua perché tu te ne serva, e anche in questo è necessario discernimento.
Quattro sono i requisiti per raggiungere il sentiero:
-discernimento
-assenza di desiderio
-retta condotta
-Amore
‘’…Ci sono delle cose più grandi di queste, cose reali e durature e, non appena le avrai viste, non desidererai più le altre…’’
Ma un affamato non si sazia guardando il cibo e dicendo che è buono; bisogna che egli stenda la mano e mangi. Allo stesso modo, non basta che tu ascolti le parole del Maestro; devi metterle in pratica, prestare orecchio a ciascuna parola, porre in atto ogni suggerimento.
-Kut Humi, Jiddu Krishnamurti-

0 commenti:

 
Creative Commons License
Drawings & Writings by Daniele Bertoni is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.
Based on a work of the author .
Permissions beyond the scope of this license may be available at www.lookadream.com .