Siedo dietro le sbarre nell’umida cella.
Allevata in prigionia una giovane aquila,
mia triste compagna, agita l’ala,
e sotto la finestra becca il sanguinolento cibo.
Becca, e poi lo lascia, e guarda verso la finestra,
come se pensasse la stessa cosa che penso io.
Mi chiama con lo sguardo e col suo grido
e vuol dire: “su, voliamo via! Noi siamo liberi uccelli; è l’ora, fratello, è l’ora! Là, dove dietro le nubi biancheggia la montagna. Là dove splendono d’azzurro le piaghe marine. Là, dove voliamo solo il vento… e io!...”
-Aleksandr Sergeevič Puškin-
25 settembre 2021
..il prigioniero..
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