12 novembre 2017

L'umanità prima della parola

Gli esseri umani inventarono e organizzarono la parola per sopperire alla sempre più dilagante incapacità di comunicare con le vie naturali della forma umana. In origine quando i primi umanoidi vennero perfezionati erano capaci di comunicazioni psichiche e altre varianti paranormali. Si narra che l’intuizione, la percezione, la sensibilità erano a livelli sconosciuti ai giorni d’oggi. Si narra che gli umani potevano comunicare mediante l’immaginazione, essi leggevano i pensieri; questi apparivano come immagini fisse o in movimento, leggevano le sensazioni, le emozioni, le volontà, il passato che era stato vissuto e quel futuro prossimo che poteva essere previsto. Gli esseri umani non parlavano ma a volte cantavano, suonavano, dalle loro labbra uscivano solo suoni celestiali, perfette armoniche che vibravano dritte ai cuori, non schemi di lettere ma insiemi melodiosi di note. La comunicazione umana era composta da suoni, profumi, sensazioni, emozioni, immagini. Incontravi una persona e la vedevi nella sua interezza, eri in connessione con tutte e bastava uno sguardo per vedere ciò che si provava a vicenda e ciò che ci si voleva dire appariva come una scena di un film muto, accompagnato da una musica paradisiaca, un film muto ma a colori, anzi bagliori colorati. L’immaginazione e la sensitività erano talmente acuite da non rendere necessaria alcuna frase né alcuna parola, queste non erano necessarie per intenderci a vicenda.. anzi sarebbero state di disturbo, fonte di interferenza.
-Diamond Krystall-

11 novembre 2017

La guarigione del ventre femminile

Quando una donna fa l'amore con peni compulsivi ed egoisti, che non sanno essere presenti amorevolmente dentro la sua pancia, sta accentuando la ferita".
La pancia, l'utero femminile, è stato aggredito per migliaia di anni, dal mondo maschile e dalla sua energia razionale che ha dominato la civiltà, staccata dal cuore e dalla madre terra.
Ancora oggi è stato aggredito terribilmente nella nostra "avanzata" civiltà. Viene aggredito quando l'uomo continua a usarlo per scaricare tutta la sua frenesia mentale, quando tanti e tanti uomini si masturbano nel ventre di una donna e questo lo chiamano fare l'amore.
E la propria donna, quando permette che ogni uomo entri dentro di lei, e quando lei stessa copia i modelli sessuali mascolinizzanti, si rivolge ad una sessualità superficiale (clitoridiana) e diventa quel tipo di donna, così comune oggi, che utilizza attivamente la sessualità disgiunta dal sentimento.
È stato aggredito naturalmente negli ospedali, nel cosiddetto " parto tecnologico " dominante oggi, dove tante e tante donne chiuse in modo innaturale sono soggette all'atrocità dell'episiotomia e altre aberrazioni mediche, nell'interesse della " efficacia Tecnica ".
Si aggredisce il ventre femminile, quando si è fatto credere alla donna che la sua regola è un disturbo, un fastidio " che deve soffrire " e che le impedisce di agire su un piano di " uguaglianza " con l'uomo, mentre l'ha fatta separare dal momento sacro che è il ciclo mestruale per allontanarsi e persino ripudiare il suo stesso sangue.
Una serie senza fine di aggressioni di una civiltà maschile che, dal suo "Onnipotente" emisfero sinistro, ha commesso e continua a commettere per controllare e schiacciare la dea, che ha temuto e non ha capito. Non c'è da stupirsi che la nostra civiltà stia distruggendo la terra, essendo la terra l'espressione per eccellenza dell'energia della donna.
La Dea è l'energia femminile ed è legata al potere della sua pancia, che guarisce, la lega direttamente con l'energia del cuore e con la presenza dell'essere, del tutto.
E ' necessario che il ventre femminile sia guarito da tutto il dolore, da tutto il terrore e da tutto il rancore, dal karma collettivo, da migliaia di anni di schiacciamento delle donne, di disprezzo e di aggressione alla dea.
Lo stesso atto sessuale, nella forma tantrica, è una potente forma di guarigione. Il contatto con il pene di un uomo che è guarito o che è sulla via cosciente di guarigione, che ha aperto il suo cuore, che ha integrato in sé l'energia femminile, l'energia della Dea, inizia, tuttavia, a purificare Il ventre femminile.
Inizia a darle "nuove informazioni", questa volta dalla considerazione, dall'amore. Ecco perché è molto importante per ogni donna sulla via della guarigione cosciente, essere attenta nelle sue relazioni. Non si tratta di repressione, di negare ora il diritto di libertà sessuale, così faticosamente raggiunto; ma di una presa di coscienza di "quello che stiamo facendo".
Guarire la mente è guarire il corpo, la donna deve "abbracciare il suo drago", rendersi consapevole della sua ferita e guarirla attraverso il perdono cosciente. Non si tratta di creare colpevoli. La guarigione dell'essere umano richiede che capiamo che la nostra storia è una storia collettiva, è la storia del risveglio della coscienza, e in quella storia siamo stati tutti coinvolti in molte vite, a volte facendo una cosa e a volte altre.
La stessa cosa richiesta per la guarigione del pianeta è che l'uomo apra il suo petto e integri la donna dentro di lui, e quella stessa guarigione richiede che la donna curi la sua ferita attraverso la comprensione di se stessa.
-Keshavananda-

Volevo dire "due" cose a riguardo di questo scritto, nel senso che a livello di cuore l'ho molto sentito e mi ci ritrovo abbastanza, tuttavia alcune frasi mi piacerebbe precisarle meglio, sempre rispetto al mio sentire: 1) quando parla di "peni compulsivi ed egoisti che non sanno essere presenti amorevolmente", io aggiungerei anche "inconsapevoli" nel senso che alcuni fanno volontariamente e coscientemente così, altri secondo me sono come "risucchiati" , almeno in parte, da ciò che domina a livello sociale. 2) Quando parla di "aggressione da parte del mondo maschile" secondo me è bene sottolineare che un mondo maschile così detto patriarcale, in cui l'energia maschile è stata detronizzata, staccata dal suo femminile, come ben dice anche l'articolo, e portata ai suoi estremi, agli eccessi.. quindi è un mondo maschile non vero, ma deformato, non è vera energia maschile, ma una sua caricatura in eccesso o una sua distorsione. 3) Quando parla delle donne che copiano modelli mascolinizzanti, io qui di nuovo specificherei "patriarcalizzati", ci sono donne che hanno una energia sessuale che potremmo definire più mascolina, ma è nella loro natura, dipende... eviterei anche di parlare di "tipologie" di donne (per esempio la femminista incazzosa, o la manager mascolina eccetera) perché li vedo come degli stereotipi molto chiusi, e alcune donne possono passare fasi del genere, esagerate in un senso, ma appunto hanno anche altro, oppure avere un archetipo che sta agendo in modo dominante... a livello comportamentale può sembrare lo stesso, ma il linguaggio crea ed eviterei di chiudere le donne in etichette. 4) quando parla di "utilizzo della sessualità disgiunta dal sentimento" anche qui farei delle precisazioni: ciò che trovo negativo è che questo aspetto sia dilagante e che diventi un modello. Secondo me è in un certo senso aberrante che ci siano dei modelli da "seguire" e che alcuni di questi diventino dominanti, perché imposti in modo diretto o in maniera più subliminale, quindi se prima la Venere nella donna era da condannare, adesso, se non se ne ha in eccesso, ci si sente delle sfigate. E questo per fare un esempio, ce ne sono molti altri (dalle imposizioni religiose, dal modello dominante eterosessuale e via discorrendo). La disgiunzione dal sentimento, se è consapevole e scelta, può anche andare bene per chi la vuole fare, basta che ci sia consenzienza e rispetto reciproco. Inoltre, la disgiunzione dal sentimento può avvenire in molti modi, oppure può esserci sentimento ma essere cmq una relazione non sana, dipende... io anche qui non creerei dei modelli giusti e modelli sbagliati. Diciamo però che in larga scala c'è un approccio alla sessualità che si basa su forme di potere o di compensazione di vuoti psicologici. 5) E per concludere, che se è vero che sento molto l'aspetto femminile dell'esistenza incarnato nelle donne in connessione con il nostro ventre ed il nostro cuore, nello stesso tempo rifuggo quella concezione che vede il femminile solo nella materia , e quindi nella Terra, e il maschile nel cielo (mente spirito) perché il femminile è molto di più, molto di più dell'archetipo della Madre intesa appunto come Madre Terra . Sento fortemente anche l'aspetto celestiale e spirituale del femminino, come una sorta di grande utero cosmico, di Nero onnipervadente da cui tutto scaturisce e da cui tutto emana, di Caldo Nulla, di Femminilità Celeste e Metafisica.
-Irina Bosco-

04 novembre 2017

l'unità per l'Amore

La potenza del risveglio femminile corrisponde al cuore e colpisce uomini e donne allo stesso modo. Siamo nati con due possibilità: l'Amore e la paura, e questa forza femminile sta sollecitando la trasformazione della paura in Amore.
-Marco Montagna-

Convivere con compassione e comprensione

Ho scoperto presto che non si può cambiare il mondo. Il meglio che si possa fare è imparare a convivere in equilibrio con esso.
-Henry Miller-

Sostenere se stessi

È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per l’esperimento e sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda: Sei capace d’amare te stesso?
-Carl Gustav Jung-

Noi siamo eternità

Solo ciò che è eterno è reale. Tutti i contenuti dell’universo oggettivo, compresi quindi l’Io e le nostre personalità evanescenti, sono effettivamente un’illusione temporanea. La sola realtà è la causa che li produce.
-Eléna Petróvna Blavatsky-

il tempio naturale

Non abbiamo bisogno di templi, chiese o moschee, quelle sono invenzioni di uomini che cercano potere su altri uomini: la natura ha creato per tutti, gratuitamente, il più bel tempio del mondo: il bosco.
-Samarah Matesic-

 
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