Alimentazione e nutrizione

22-04-2010 (Aggiornato il 29-03-2021)

"Alimentazione per il Corpo, la Mente, il Cuore e l'Anima che sei"


''..il raggio della Luce ch'è diventato frutta..''
-Pablo Neruda-

Ritengo necessario e doveroso menzionare l’alimentazione tra i fattori più importanti da utilizzarsi per migliorare il governo dell'Anima a gestire lo spirito, le emozioni, la mente e di conseguenza il corpo fisico. Un cambiamento di alimentazione da quella onnivora, comune a tante persone su questo pianeta, su una più naturale. Un atteggiamento consapevole e allo stesso tempo un percorso di crescita interiore è di aiuto nel passaggio a queste alimentazioni che non sono diete temporanee ma veri e propri stili di vita che è possibile mantenere nel tempo secondo la propria volontà.

Non è mio scopo addentrarmi in aspetti fisiologici e dietetici, a chi li cercasse consiglio di fare ricerche per trovare informazioni utili sulle alimentazioni che brevemente presenterò e che si discostano anche dalla classica dietetica della medicina convenzionale allopatica, infatti l’alimentazione onnivora sempre di moda soprattutto nei paesi civilizzati e ricchi dell’occidente è lontana da quella che ci fu data alle origini dei tempi su misura della nostra forma di vita tanto particolare e complessa.




Suggerisco di leggere i libri dei più importanti studiosi di Igiene Naturale e Naturopatia che si sono dedicati alla ricerca su alimentazione e delle sue implicazioni sulla vita, per avere una nuova visione della dietetica e per capire di come, a volte per necessità, altre per interesse, altre ancora per condizionamento e pigrizia da parte nostra, l’alimentazione naturale per l’uomo è stata corrotta, nascosta, dimenticata.

Ecco gli autori per i libri o tesine se vi interessa documentarvi meglio facilmente disponibili sul web con una ricerca:

Arnold Ehret
Armando d'Elia
Valdo Vaccaro
Herbert Shelton
Giuseppe Cocca
Luca Speranza e Silvio Sciurba
Anne Osborne




L’alimentazione naturale consente al corpo e alla mente di avere più salute, minor incidenza di malattie, più forza ed energia, più lucidità mentale, meno stress, più serenità…un corpo sano sarà la naturale conseguenza e allora le potenzialità di sviluppo interiore saranno notevolmente aumentate.



Le differenze tra i vari stili dietetici sembrano a volte molto irrisori ma sono invece determinanti. Iniziando dall’alimentazione classica le successive varianti via via sempre più efficaci per i nostri obiettivi sono:

La vegetariana: Che esclude tutti i tipi di carne compresa quella del pesce. E’ un bel passo, notevole sotto l’aspetto etico della scelta oltre che anche salutistico.

La latto-vegetariana: Che è come la precedente ma esclude anche le uova e quindi tutti i dolci, frittate, o altri alimenti che le contengono. In commercio si trovano comunque molti dolci, o torte salate senza uova ma con altre soluzioni vegetali, che rendono il passaggio meno problematico in quanto ad abitudini alimentari, non è difficile arrivarci.

La vegana: Che esclude anche i latticini quindi il latte e tutti i suoi derivati. Anche per chi vuole scegliere questa alimentazione ci sono tante possibilità di sostituire il latte animale con quello vegetale fatto con soia, miglio, avena, riso, cocco e molte altre varianti, tutte bevande molto buone e dalle quali vengono prodotti formaggi vegetali, yogurt vegetali, budini, e troverete come detto precedentemente anche dolci fatti con latte vegetale, tutti sempre molto buoni ma leggeri e senza il peso dello sfruttamento di animali con tutto quello che ne consegue per l’animale prima di tutto ma anche per l’ambiente e per la nostra salute fisico-metale-emozionale-spirituale.

La vegana-crudista: Che comprende solo frutta degli alberi e della terra, verdura a foglie, fiori, tuberi e radici, tutto rigorosamente crudo, semi oleosi non tostati, semi di cereale avena fioccati, olio solo da spremitura a freddo, cereali e legumi fertili germogliati, piselli e baccelli freschi, pane esseno cotto al Sole, frutta essiccata al Sole. Mantiene il sale e tutte le spezie, esclude però lo zucchero in quanto per produrlo occorre cuocere la canna da zucchero, vengono utilizzati per dolcificare la manna, la stevia, succhi di frutta freschi, datteri, uvetta e altri dolcificanti purché processati a basse temperature. Esclude inoltre il caffè, il fumo, il tè e il cioccolato tostato in quanto la loro produzione necessita di calore artificiale.

La fruttariana-crudista: Che è come sopra ma si riduce la varietà eliminando anche la verdura a foglie, i fiori come i cavoli e i carciofi anche se crudi, i tuberi, le radici. Esclude anche le spezie, soprattutto quelle con sapore più forte. Il sale andrebbe evitato. Le persone che seguono il fruttarismo si nutrono solamente di frutta degli alberi e della terra quindi anche i cosiddetti frutta-ortaggi come pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni ecc, la frutta deve essere il più possibile fresca e cruda. Da considerare anche la stagionalità, la naturalità dei prodotti, il biologico, il cosiddetto km zero e dove possibile il commercio equo e solidale. Questa alimentazione esclude anche le bevande alcoliche e fermentate. In questa categoria inserisco anche la cosiddetta alimentazione 'frugivora-crudista' che molto simile alla prima amplia la scelta degli alimenti a qualsiasi frutto commestibile ma anche ad ogni sua parte adatta al consumo a crudo. Cosa significa, quali sono le differenze con la fruttariana? ..secondo questa classificazione in una dieta frugivora è possibile inserire anche i baccelli/fave e i piselli, così come qualche seme germogliato (grano tenero, kamut, ceci, soia, lenticchie, girasole, mais, piselli, erba medica.. in quanto semi commestibili contenuti nel frutto che per intero non sarebbe adatto alla nostra alimentazione) e così come la cosiddetta frutta secca oleosa che non è altro che il seme commestibile reperito all'interno di un frutto non commestibile costituito da guscio, mallo ecc. Nella scelta fruttariana integrale vi è invece un minimo apporto di semi preferendo infatti la polpa a meno che non sia parte integrante con il seme come ad esempio le more, il lampone, il kiwi, i pomodori ecc. La scelta frugivora è un poco più ampia perché contempla anche il seme mangiato da solo come ad esempio una mandorla o un pinolo cosa che solitamente non viene preso in regime fruttariano perché considerato non etico nei confronti della pianta ed eccessivamente proteico per il nostro fabbisogno naturale. Personalmente ritengo la dieta fruttariana più adatta ai climi caldi e tropicali o comunque temperati tendenti al caldo, mentre la scelta frugivora è più adatta ai climi temperati con inverni freddi o a quelli prettamente freddi che necessitano di un maggiore introito di grassi e proteine vegetali. Questi ultimi climi infatti non sono naturali per la forma umana e mantenersi con una alimentazione 100% fruttariana può essere difficile sia come reperibilità (condivido la scelta dei prodotti locali perché più naturali, freschi ed eco-compatibili) che come bisogni fisiologici. I semi che dovessero essere mangiati da parte devono essere comunque contenuti e misurati secondo le necessità individuali, questi ultimi fanno sono parte integrante del 'frutto' e possono essere scelti liberamente nel regime frugivoro crudista purché restino crudi e non conditi. Mentre col regime fruttariano si intende la sola frutta commestibile così raccolta tale e quale escludendo ogni volta che sia possibile il seme e riponendolo a dimora nella sua natura a beneficio della riproduzione della pianta.

Alimentazione pranica: Per arrivare a questo tipo di alimentazione anche come supplemento o temporanea sostituzione all'alimentazione materiale occorre fare una accurata transizione con le precedenti e arrivare all'essere fruttariani crudisti, e affiancare il percorso con un lavoro spirituale continuo su noi stessi (consigliato anche per le altre) altrimenti risulterà impossibile da applicare e anche dannosa all'organismo poiché l'Anima ancora legata alla fisicità non sarà in grado di assorbire il prana, ovvero l'energia vitale necessaria per il sostentamento del corpo, dall'ambiente circostante. Poche sono le Anime arrivate a questo stadio di evoluzione, Anime che hanno deciso di staccarsi ancor più dal materialismo venendo a conoscenza della possibilità di modificare il proprio metabolismo e l'acquisizione di energia vitale.
Una autrice e ricercatrice su questa esperienza spiega molto bene il processo per alimentarsi pranicamente, con libri di base e avanzati, davvero efficace solo per chi è arrivato ad essere fruttariano da qualche anno. I primi passi, per capire e iniziare: Jasmuheen
Nel momento in cui sto scrivendo queste parole sono a studiare l'alimentazione pranica anche chiamata 'breatharianism' sia attraverso documenti che attraverso il mio sentire interiore, credo sempre più che sia prerogativa solo di coloro che hanno fatto una buona pulizia interiore sia fisica che spirituale, e che altrimenti è meglio non tentare, poi mi sento di avvisare che poche sono le persone che realmente ed effettivamente sono riuscite ad arrivarci almeno su questa Terra, mentre molte anime vi sono sì arrivate in mondi non terreni ma più spirituali. Dunque tutto ciò che espongo circa questa alimentazione sottolineo che lo intendo come integrazione e/o momentanea sostituzione per un ritiro di ascesi interiore ma non come uno stile di vita da protrarsi nel tempo e che sarebbe efficace solamente per poche persone e per consigliarlo in tal senso dovrei conoscervi di persona. Per questo qui non mi sento di suggerirlo come sola alimentazione a meno che non siate molto avanti nella vostra personale evoluzione. Per tutti gli altri e come per me in questo momento della mia vita, ritengo sia un metodo affascinante e molto efficace e funzionale per aumentare l'energia vitale che il nostro corpo può assorbire, oltre a quella della frutta cruda. Quando avrò terminato la mia ricerca esporrò i motivi che mi portano a questa opinione.

Alimentazione Mistica:
-♥- Sezione non ancora disponibile -♥-
Attraverso la ricerca interiore ho conosciuto l'esistenza di una fonte superiore di alimentazione. Sto cercando adesso di condensarla in parole.

Panis Angelicus
"il pane degli angeli
il pane del cielo
dà fine a tutte le prefigurazioni:
qual meraviglia!
il servo povero e umile
mangia il Signore"
-San Tommaso d'Aquino-




Alimentazioni di questo tipo a partire dalla vegetariana e, esponenzialmente, andando avanti, fanno si che il corpo riesca ad assorbire sempre più energia vitale e vivere d'Amore e in Amore con tutto il creato.



Per il sentiero che qui viene proposto è preferibile divenire almeno vegetariani, ma occorre porci questo obiettivo solo se ci si sente di averlo scelto per conto proprio, mai nulla vi deve essere imposto, soltanto consigliato attraverso l'esempio. E l'approccio dovrebbe essere naturale, sereno, mai forzato ma allo stesso tempo serio e deciso.

La transizione deve essere lenta, dovrete sempre controllare il vostro peso per evitare che scenda troppo repentinamente e comunque non vada troppo sotto la norma, in caso di patologie dovrete essere seguiti da persona qualificata, inoltre in questo caso anche il medico deve essere messo al corrente della scelta.

Bisogna tenere ben presente che una alimentazione migliore ci fa stare meglio ma non è una cura, non è una terapia. E' semplicemente quella giusta per il nostro corpo, e se il corpo fisico viene alimentato bene allora inizierà a funzionare bene a ripulirsi delle tossine, inizierà ad esplicare la sua funzione più importante, ovvero l'autoguarigione, sarà il corpo che curerà e guarirà se stesso, questo è meraviglioso!! Alimenti come la frutta cruda permettono al corpo di lavorare a pieno regime e di realizzare l'autoguarigione! Attraverso una maggiore presenza di enzimi digestivi, valori nutrizionali, energia vitale ecc, il crudismo vegan è un passo importante che apporterà benefici progressivi sulla salute dell'organismo.




Per quanto mi riguarda seguo una alimentazione mista alternando periodi di nutrizione fruttariana crudista ad altri di nutrizione vegan crudista, ci sono arrivato in 3 anni passando tutte le fasi di transizione in quanto avevo una alimentazione completamente onnivora dalla nascita e ho avuto bisogno di tempo per una adeguata disintossicazione e pian piano sono approdato in questa isola felice piena di serenità, dolcezza e gusto per la vita. Ho studiato sui libri sopra citati, fatto tante altre ricerche e trovato materiale anche grazie a molti amici con lo stesso interesse che ringrazio infinitamente per i consigli e la condivisione dei propri percorsi alimentari verso i traguardi desiderati da ognuno (la condivisione è molto di aiuto!). Ma, cosa molto importante, ho messo in pratica e capito come davvero l'alimentazione naturale sia la migliore, meglio fra tutte la fruttariana crudista, almeno per quanto riguarda la mia esperienza.

Il mio percorso:
Fino a 22 anni mangiavo di tutto un po'...
Per tutto il 2008 e il 2009 ho seguito una alimentazione vegan (il più delle volte cucinata a vapore o alla piastra/brace/forno) attraverso la transizione ehretista (secondo il metodo di Arnold Ehret).
Nel 2010 sono passato alla nutrizione vegan crudista con 80% di frutta, e ho proseguito per il 3° anno la mia lenta transizione proposta da Ehret.
Da gennaio 2011 sono arrivato alla nutrizione fruttariana integrale crudista e mi sono posto l'obiettivo di mantenerla per diverso tempo per permettere una buona depurazione e rigenerazione del corpo, ho mangiato sola frutta cruda fino al 2018.
Dal 2018 ad oggi mi sono assestato come indicato sopra alternando le nutrizioni vegan/frugivora/fruttariana a momenti di digiuno.
Ho inoltre sperimentato sempre più l'alimentazione pranica, in una visione integrativa di materiale e spirituale.

Una lista della tipologia di alimenti che sono solito assumere, i valori sono approssimativi e non tengono conto delle eccezioni quando mangio cibo offerto da amici e parenti; in questo caso tengo conto più che altro dell'Amore col quale mi viene offerto il cibo più che il tipo, in questi casi sono solito mangiare oltre alla frutta cruda anche ortaggi e verdure crude o cucinate con cotture semplici:

-Agosto 2011-
80% frutta dolce (anguria, pesche, banane, susine, mele, meloni)
10% frutta acida (arance, limoni, lime)
5% avocado
5% Frutta-ortaggi: alcune varietà di pomodori

-Settembre 2011-
65% frutta dolce (meloni, banane, mele, susine, melograno, uva)
15% frutta acida (arance, limoni, lime)
15% frutta ortaggi: alcune varietà di pomodori
5% avocado

-Ottobre 2011-
65% Frutta dolce (uva, kaki, mele, fichi)
15% Frutta-ortaggi (pomodori datterini e ciliegini, melanzane)
10% Frutta acida (limoni, limes, arance, mandarini)
5% Frutta essiccata (datteri dalla Tunisia e Israele)
5% avocado

-Novembre 2011-
60% Frutta dolce (kaki, mele, pere, uva)
20% Frutta acida (arance, mandarini)
15% Frutta-ortaggi (pomodori datterini, ciliegini e piccadilly)
5% Frutta essiccata (datteri dalla Tunisia e Israele)

-Dicembre 2011-
75% Frutta dolce (kaki, mele, pere..)
15% Frutta acida (solo arance e mandarini)
5% Frutta-ortaggi (pomodori datterini e piccadilly)
5% Frutta essiccata (datteri dalla Tunisia e Israele)

-Gennaio 2012-
80% Frutta dolce (mele, pere, banane..)
5% Frutta acida (solo mandarini)
5% Frutta-ortaggi (pomodori datterini e ciliegini, zucca mantovana)
5% Frutta essiccata (datteri Tunisia e Israele)
5% Frutta grassa (avocado)

-Febbraio 2012-
75% Frutta dolce (mele, pere)
10% Frutta acida (mandarini e arance rosse)
5% Frutta-ortaggi (pomodori datterini e ciliegini, zucca mantovana)
5% Frutta essiccata (datteri Tunisia e Israele, Tamarindo dolce Thailandia)
5% Frutta grassa (avocado)

-Marzo 2012-
90% Frutta dolce (mele, pere, banane)
5% Frutta-ortaggi (pomodori vari)
5% Frutta grassa (avocado)

-Aprile 2012-
85% Frutta dolce (mele, poponi/meloni, banane..)
5% Frutta acida (solo mandarini)
5% Frutta-ortaggi (pomodori datterini, ciliegini, perini rossi)
5% Frutta grassa (avocado)

-Maggio 2012-
80% Frutta dolce (popone, anguria, ciliegie, banane..)
20% Frutta-ortaggi (pomodori San Marzano e Canestrini)

-Giugno 2012-
70% Frutta dolce (popone, anguria, pesche, banane..)
30% Frutta-ortaggi (molte varietà di pomodori rossi ben maturi)

-Luglio 2012-
60% Frutta dolce (popone, anguria, pesche, susine, fichi, banane..)
40% Frutta-ortaggi (molte varietà di pomodori rossi ben maturi)

-Agosto 2012-
60% Frutta dolce (popone, anguria, pesche, susine, fichi, platano, pere cosce)
40% Frutta-ortaggi (molte varietà di pomodori rossi ben maturi)

-Settembre 2012-
70% Frutta dolce (poponi retati e charentais, pesche, prugne, fichi d'india, pere, mele, uva nera e bianca)
25% Frutta-ortaggi (pomodori ciliegini e datterini)
5% Frutta grassa (avocado)

-Ottobre 2012-
80% Frutta dolce (susine settembrine, fichi d'india, melograni, pere, mele, diosperi/kaki, uva bianca e nera)
20% Frutta-ortaggi (pomodori ciliegini e datterini)

-Novembre 2012-
90% Frutta dolce (kaki, fichi d'india, meloni gialli, pere, mele, uva)
10% Frutta acida (mandarini, clementini)

-Dicembre 2012-
70% Frutta dolce (mele, pere, banane, zucca, kaki)
10% Frutta acida (arance, limoni)
10% Frutta-ortaggi (pomodori)
10% Frutta grassa (avocado)

-Gennaio 2013-
70% Frutta dolce (mele, pere, banane)
10% Frutta acida (arance, limoni, cedri)
10% Frutta ortaggi (pomodori)
10% Frutta grassa (avocado)

-Febbraio 2013-
60% Frutta dolce (mele, pere, banane)
15% Frutta acida (arance, limoni, cedri, kiwi)
10% Frutta-ortaggi (pomodori)
10% Frutta grassa (avocado)
5% Frutta essiccata (datteri, fichi)

-Marzo 2013-
70% Frutta dolce (mele, pere, banane)
15% Frutta-ortaggi (pomodori)
5% Frutta acida (kiwi, arance)
5% Frutta grassa (avocado)
5% Frutta essiccata (datteri, uvetta, bacche goji)

-Aprile 2013-
60% Frutta dolce (mele, pere, banane)
20% Frutta-ortaggi (pomodori)
10% Frutta grassa (avocado)
5% Frutta acida (kiwi, fragole, frutto della passione, arance)
5% Frutta essiccata (datteri, bacche di goji)

-Maggio 2013-
60% Frutta dolce (mele, banane, meloni/poponi, mango, angurie)
20% Frutta-ortaggi (pomodori, peperoni dolci, cetrioli)
10% Frutta grassa (avocado)
10% Frutta acida (fragole, kiwi)

-Giugno 2013-
65% Frutta dolce (mele, banane, meloni/poponi, pesche, angurie)
20% Frutta-ortaggi (pomodori, peperoni dolci)
10% Frutta grassa (avocado)
5% Frutta acida (pompelmo rosa)

-Luglio 2013-
60% Frutta dolce (meloni/poponi, pesche, pere, angurie, banane, mele, susine, prugne, ciliegie, albicocche)
30% Frutta-ortaggi (pomodori, cetrioli, peperoni, zucchine, melanzane)
5% Frutta grassa (avocado)
5% Frutta essiccata (farina di carruba, datteri, prugne)

-Agosto 2013-
60% Frutta dolce (pesche, meloni/poponi, pere, angurie, banane, mele, uva, fichi)
35% Frutta-ortaggi (pomodori, cetrioli)
2,5% Frutta acida (kiwi, ananas)
2,5% Frutta essiccata (datteri, carrube, albicocche)

-Settembre 2013-
80% Frutta dolce (uva, mele, pere, fichi d'india, fichi, banane)
15% Frutta-ortaggi (pomodori, peperoni rossi dolci, cetrioli)
2,5% Frutta acida (lamponi, mirtilli)
2,5% Frutta essiccata (datteri, carrube, fichi)

-Ottobre 2013-
90% Frutta dolce (mele, pere, fichi d'india, kaki, uva)
10% Frutta-ortaggi (pomodori, peperoni dolci gialli e rossi, zucca)

-Novembre 2013-
85% Frutta dolce (kaki, mele, pere)
5% Frutta-ortaggi (pomodori, peperoni)
5% Frutta acida (kiwi, mandarini)
5% Frutta essiccata (fichi, datteri, carrube)

-Dicembre 2013-
60% Frutta dolce (mele, pere)
20% Frutta acida (mandarini, arance, kiwi, limoni)
20% Frutta essiccata (datteri, carrube)

-Gennaio 2014-
45% Frutta dolce (mele, pere)
30% Frutta acida (arance, kiwi, mandarini, limoni)
20% Frutta essiccata (datteri, carrube)
5% Frutta grassa (olive nere, avocado)

-Febbraio 2014-
55% Frutta dolce (mele, pere)
40% Frutta acida (arance, kiwi, limoni)
2,5% Frutta essiccata (datteri)
2,5% Frutta grassa (avocado, olio extra vergine crudo da olive denocciolate)

-Marzo 2014-
60% Frutta dolce (mele, pere, banane)
20% Frutta acida (kiwi, arance, fragole)
10% Frutta-ortaggi (cetrioli)
5% Frutta essiccata (carrube)
5% Frutta grassa (avocadi hass, olio extra vergine crudo da olive denocciolate, olive nere)

-Aprile 2014-
50% Frutta dolce (mele, banane)
20% Frutta acida (kiwi, fragole)
15% Frutta ortaggi (cetrioli, pomodori)
5% Frutta essiccata (datteri, carrube, bacche di rosa selvatica, uvetta)
10% Frutta grassa (avocadi hass, olive nere, olio extra vergine crudo da olive denocciolate)

-Maggio 2014-
55% Frutta dolce (mele, banane, albicocche)
5% Frutta acida (kiwi, frutti della passiflora)
25% Frutta ortaggi (pomodori, cetrioli)
5% Frutta essiccata (carrube, bacche di rosa selvatica, uvetta)
10% Frutta grassa (olive nere)

-Giugno 2014-
70% Frutta dolce (mele, banane, pesche, albicocche)
30% Frutta ortaggi (pomodori, cetrioli)

-Luglio 2014-
60% Frutta dolce (mele, pesche, albicocche, pere, anguria, popone, susine)
35% Frutta ortaggi (pomodori, cetrioli, peperoni, zucchine)
5% Frutta grassa (avocado)

-Agosto 2014-
40% Frutta dolce (pesche, banane, mele, popone)
40% Frutta ortaggi (pomodori, cetrioli, peperoni)
10% Frutta acida (kiwi, maracuja)
10% Frutta grassa (avocado)

-Settembre 2014-
50% Frutta dolce (mele, banane, pere)
30% Frutta ortaggi (pomodori, cetrioli, peperoni)
20% Frutta acida (lamponi, mirtilli selvatici)

-Ottobre 2014-
60% Frutta dolce (mele, banane)
20% Frutta ortaggi (peperoni, cetrioli)
10% Frutta acida (mirtilli selvatici)
10% Frutta essiccata (carrube, bacche di rosa selvatica, uvetta)

-Novembre 2014-
70% Frutta dolce (mele, banane)
20% Frutta acida (mirtilli selvatici, lamponi)
10% Frutta essiccata (carrube, uvetta, datteri, bacche di rosa selvatica)

-Dicembre 2014-
80% Frutta dolce (mele, pere, banane)
20% Frutta essiccata (carrube, uvetta, datteri

-Gennaio 2015-
90% Frutta dolce (mele, banane)
5% Frutta grassa (avocadi, olive)
5% Frutta essiccata (carrube, datteri)

-Febbraio 2015-
80% Frutta dolce (mele, banane, pere)
10% Frutta grassa (avocadi, olive)
5% Frutta essiccata (carrube, datteri)
5% Frutta acida (pomelo, arance)

Provenienza dei principali alimenti:
Frutta dolce: Ad esclusione di quella tropicale la provenienza è prevalentemente e quando possibile dall'Italia al 95%, le banane vengono dal Perù o dall'Equador
Frutta acida: 95% Italia, 5% Spagna o paesi tropicali
Frutta ortaggi: 95% Italia, 5% Olanda, Spagna, Marocco
Frutta essiccata: Le carrube vengono dall'Italia e dalla Grecia. I datteri dalla Tunisia, Israele e Algeria. L'uva secca dalla Turchia e dalla Grecia. Le piccole bacche e i frutti di bosco provengono all'80% dall'Italia, il resto dai paesi del nord Europa e dal Tibet.
Frutta grassa: Gli avocadi dal Perù, Messico, Africa, Israele. L'olio di oliva e le olive nere secche dalla Toscana in Italia. Le olive nere morbide dalla Grecia.
Pian piano sto cercando di aumentare sempre più i prodotti locali o comunque più prossimi alla terra nella quale vivo e diminuire quelli più lontani e quindi meno naturali per me.

Se ti interessa posso darti suggerimenti per una moderata transizione seguendo la mia esperienza solo però in qualità di consigli su un corretto stile di vita. Se hai bisogno scrivimi sulla email
danhadak@protonmail.ch , sono una persona molto semplice e mi farà tanto piacere aiutarti anche per questo importante aspetto della nostra vita!




Voglio porre l’attenzione inoltre sul fatto che seguendo una qualsiasi di queste alimentazioni naturali bisogna non solo essere consapevoli del bene che stiamo facendo al nostro Corpo-Mente-Cuore-Anima ma in ugual misura al bene che diamo ai nostri amici animali facendo queste scelte alimentari, al regno vegetale che godrà di maggiore attenzione e rispetto e al bene che in generale faremo a tutto il pianeta terra dato che sono alimentazioni che via via crescendo hanno minor impatto ambientale, salvaguarderemo quindi noi stessi, la fauna e la flora di questo pianeta. Ovvero ameremo maggiormente la società, la comunità di cui siamo parte inscindibile.

L’alimentazione onnivora di oggi è una eredità dei tempi passati nei quali l’uomo per sopravvivere si dovette adattare a mangiare di tutto, non solo frutta, questa infatti non riusciva più a trovarla in un ambiente compromesso a causa del suo allontanamento dall'armonia iniziale.

Adesso è difficile tornare indietro perché vi sono
tante credenze e abitudini molto radicate in noi. Ad esempio la cottura è difficile da lasciare andare questo perché siamo viziati da alcuni sapori ma anche dalla chimica alterata e da una certa stimolazione che il fuoco esercita sul nostro essere
Ma frutta e verdure fresche sono a nostra disposizione! Sta a noi scegliere e dedicare energie al processo di restaurazione.

Questa è la pagina dedicata a tutti voi che siete in cerca della verità sulla alimentazione naturale dell'umanità.
Migliorare l'alimentazione e avrete tanti benefici.

P.S.
Ho scelto di classificare le varie alimentazioni etico-naturali per fare una chiara distinzione e spiegazione. Ovviamente non importa prendere tutto con rigidità, se per te è meglio così allora fallo, altrimenti sentiti libero di avere qualche compromesso soprattutto all'inizio poiché c'è chi ha bisogno di libertà e chi ha bisogno di seguire precisi programmi, scegli te come preferisci, sappi comunque che funzionano così, ricorda che il corpo ti guiderà pian piano, ricordati di ascoltarlo sempre e di lasciarlo esprimere senza soffocarlo, e...presta attenzione!
E se per esempio arrivato al fruttarismo, a volte, ti trovi a mangiare, per Amore verso qualcuno, qualcos'altro diverso dal tuo solito, allora non ti preoccupare, se lo fai per Amore, non temere, stai agendo nel bene.

Compendio di tradizione cristiana:

"Santi vegetariani, i cattolici vegetariani sono in buona compagnia"
-Scritto da Franco Libero Manco-

"Una lista di ALCUNI Santi -in ordine alfabetico- da cui prendere esempio, una testimonianza nella Chiesa: i Santi ci indicano la direzione da prendere

Agostino di Ippona (354-430), santo, vescovo, la sua mensa era parca e frugale, composta di erbaggi e legumi.

Ambrogio di Milano (339-397), santo, vescovo, tra i primi dottori della Chiesa latina, scrittore, fu assertore del regime vegetariano, escludeva dalla sua mensa carne, pesce, uova e latticini, nutrendosi di erbaggi, frutta e verdura. Diceva: “La carne fa cadere anche le aquile che volano”.

Antioco Eremita, visse fino a cento anni nutrendosi di verdure crude e bevendo sola acqua.

Basilio Magno (330-379), santo, vescovo, dottore della Chiesa orientale, padre del monachesimo orientale, legislatore monastico. Fondò una comunità di asceti che si nutrivano solo di pane e verdure e bevevano solo acqua.

Benedetto da Norcia (480-547), santo, patriarca del cenobitismo occidentale, nella sua regola il divieto assoluto della carne per i monaci e anche per i bambini.

Bernardo di Chiaravalle (1090-1153), santo e dottore della Chiesa, si nutriva di pane, latte e zuppa di verdure. Affermava: “Troverete più nelle foreste che nei libri”.

Bonaventura da Potenza (1651…), beato francescano, nella regola dei Certosini da lui fondata l’astinenza totale dalle carni che estese pure ai monaci ammalati: chi disobbediva a questa regola veniva espulso dall’Ordine.

Caterina da Siena (1347-1380), santa, dottore della Chiesa, una delle maggiori scrittrici del XIV secolo, rinunciò alla carne fin da piccola nutrendosi di pane, erbe crude e bevendo solo acqua.

Cesario d’Arles , santo, scrisse due regole, la prima per i monaci, la seconda per le sacre Vergini del monastero di S. Giovanni Battista. In questa regola era assolutamente vietato mangiare carni.

Chiara da Montefalco vissuta nel 13° secolo, si nutriva di frutta ed erbe selvatiche e pur dormendo sopra un giaciglio fatto di sassi si conservò sempre in salute.

Filippo Neri (1515-1595), dopo una visione non mangiò più carne o pesce e si nutrì esclusivamente di pane, erba e qualche f rutto.

Francesca Romana (1384-1440), santa, sposa, madre, vedova esemplare. Operò strepitosi miracoli. Fin da giovanissima si astenne dal vino e dalla carne.

Francesco di Paola (1416-1507), santo, eremita, fondatore dell’Ordine dei Minimi, per la sua dieta parca e frugale fu chiamato dai suoi contemporanei “mangiatore di radici”.

Fulgenzio di Ruspe, visse verso la fine del 5° secolo, santo, monaco e vescovo, non mangiava mai carne.

Giacomo Minore, apostolo, cugino di Gesù vescovo di Gerusalemme. Secondo Eusebio di Cesarea non mangiò mai carne di animali, né bevve vino.

Giovanni Battista, ultimo dei profeti ebrei, detto il precursore di Cristo, si nutriva di focacce e miele.

Giovanni Bono (1169-1249), fondatore dell’ordine degli Eremiti, non mangiava mai carne; consumava in una settimana quello che i loro confratelli mangiavano in un giorno.

Giovanni d’Avila (1499-1569), santo, sacerdote, si nutriva di legumi e frutta.

Giovanni Maria Vianney (1786-1859), santo e guida spirituale, si nutriva quasi essenzialmente di patate.

Girolamo (345-419), santo e dottore della Chiesa, tradusse e revisionò la Bibbia, auspicava il ritorno alla condizione antecedente il Peccato: “L’astinenza dalla carne ricomincia con la venuta di Cristo”.

Giuseppe Cottolengo (1786-1842), santo, fondatore di 4 comunità femminili ed una maschile ove la regola da lui stabilita prescriveva l’obbligo di non consumare carne.

Gregorio da Nazianzeno (329-389), santo, vescovo, dottore della Chiesa orientale, ritenuto il teologo più erudito mai vissuto, si riferisce che mangiasse esclusivamente lupini.

Leonardo da Porto Maurizio (1676-1751), santo, sacerdote, scrittore, non consumava né carne né pesce.

Matteo, apostolo, santo, evangelista. Clemente Alessandrino riporta che si nutriva di frutta, semi ed erbaggi.

Migne (1800-1875), abate francese, riteneva l’astinenza dalla carne ciò che maggiormente contribuiva alla perfezione e alla felicità dell’uomo.

Nicola da Tolentino (1245-1305), santo ed eremita agostiniano, si asteneva da carne, pesce, latticini e dai condimenti con grasso.

Nilo ( 910-1004), santo, mangiava pane, legumi e frutti e beveva solo acqua.

Paconio (292-346), santo, iniziatore della vita cenobitica, fondatore di numerosi monasteri ove i pasti erano a base di erbe, pane, olive, formaggi con divieto assoluto di carne e vino.

Paolino di Nola (353-431), santo, osservò sempre l’astinenza dalle carni.

Pietro, apostolo, santo. Nei Ricognitinoum libros di Clemente Romano si riferisce che si nutrisse di pane, olive e raramente erbe.

Pietro d’Alcantara (1499-1562), santo, asceta francescano, uno dei più grandi mistici spagnoli, si nutriva tre volte a settimana consumando solo piselli e fave.

Pietro il Galata, consumava solo pane ed acqua.

Pietro Regalado, santo, francescano di stretta osservanza, straordinario taumaturgo, nelle comunità che fondò i membri si nutrivano solo di legumi, estendendosi da carne e vino.

Pio V (1504-1572), santo, vescovo, cardinale e poi papa, si nutriva con erbe e legumi.

San Giovanni Maria Vianney, patrono dei sacerdoti; mangiava patate, erba e pane e (ogni tanto) un uovo.

Tommaso d’Aquino (1220-1274), santo, massimo rappresentante della Scolastica medioevale, eminente teologo, riteneva che carni, latte e uova costituissero il massimo incentivo alla lussuria.

Vincenzo Ferret (1350-1419) santo domenicano, è considerato il più grande predicatore di tutti i tempi, si asteneva dalla carne.

Senza dimenticare Francesco che, secondo Tommaso da Celano, sentiva compassione anche per i vermi; Gertrude di Helfta che pregava per qualsiasi creatura sofferente; Isacco di Ninive che provava compassione non solo per tutte le creature ma anche per i demoni, Atanasio di Alessandria, Nicola da Tolentino, Benedetto Labre, Cesare de Bus, Edmondo di Canterbury, Pietro di Tartasia…"

Qualora siate a conoscenza di informazioni circa percorsi simili di alimentazione in altre culture, tradizioni, religioni mandatemi i documenti che li pubblicherò con molto piacere!

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