La specie umana è talmente incapace di provare il piacere naturale derivante da una alimentazione corretta e sana che ricorre all'elaborazione degli alimenti, non solo per necessità climatiche ma al giorno d'oggi anche e soprattutto per trarre una quantità superiore di piacere sperando che questo surplus di stimoli possa alleviare quella sofferenza interiore derivante da forti mancanze e vuoti angosciosi. Così il cucinare e il preparare ha perso la valenza del rituale spirituale per spostarsi su una mera ricerca di piacere e stimoli che possano dare un godimento altrimenti non esperibile da tali esseri.
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