Le canzoni ascoltate nell'infanzia e nell'adolescenza resterebbero impresse nei nostri cuori perché vengono quasi sempre accostate ad emozioni intense, profonde e speciali di scoperta e di crescita. Più avanti con l'età troppe volte finiamo per ristagnare nell'abitudinario di quella vita che arresta se stessa e poche novità entrano a far parte delle nostre vite, si fermano le evoluzioni e così una canzone senza buone impressioni sensoriali serve solo per stimolare un momentaneo divertimento che resterà fine a se stesso, labile e breve quanto pochi minuti di canzone e così facendo resta impossibile provare quanto sperimentavamo in tenere età. Ecco perché le canzoni dei bei tempi passati rievocano in noi sensazioni positive mentre le successive rischiano di non riuscire a fare breccia nel nostro cuore ormai serrato e impenetrabile a qualsiasi emozione più profonda, a qualsiasi emozione che non può accontentare con un banale solletico della superficie del nostro cuore.
20 settembre 2013
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