Concreta rivelazione di un compagno nel corpo e nello spirito.
IL MICROBIOMA:
Per microbioma si intende l'insieme del patrimonio genetico e delle interazioni ambientali della totalità dei micro-organismi di un ambiente definito. Un ambiente definito potrebbe essere un intero organismo (per esempio, un essere umano) o parti di esso (per esempio, l'intestino o la cute).
STORIA:
l concetto di microbioma si deve al grande genetista e microbiologo Joshua Lederberg, premio Nobel per la medicina nel 1958. A parere di Lederberg, a causa della grandi funzioni fisiologiche che vi svolgono, il Progetto Genoma Umano avrebbe dovuto comprendere anche lo studio dei microrganismi ospitati nella specie umana il cui insieme può essere paragonato a un vero organo supplementare, soprattutto per il metabolismo e l'immunità; anzi, secondo -l’ipotesi dell'igiene- la crescente diffusione di alcune malattie dovrebbe essere attribuita a un insufficiente contatto con i microrganismi.
L'analisi del DNA dei microrganismi che vivono nel tratto intestinale umano, realizzata con i metodi della metagenomica dal consorzio MelaHIT ha identificato oltre 3 milioni di geni, 150 volte quelli della specie umana. Delle circa 1000 specie di microrganismi identificati, ogni essere umano ne ospita almeno 160 specie, con scarse variazioni fra un individuo e un altro.
-Fonti varie, tratto da wikipedia.it-
IL MICROBIOMA UMANO: PICCOLO, GRANDE, MICROMONDO:
L’essere umano si è sempre considerato il padrone del mondo in cui vive; la rivoluzione darwiniana ha restituito l’uomo alla dimensione naturale del regno animale, eppure non e’ bastata a cancellare dalla sua mente l’egoistica pretesa di essere il protagonista della storia del pianeta. L’errore di valutazione appare chiaro appena ci si addentra nel mondo della microbiologia e si scoprono organismi capaci di vivere in ogni tipo di condizione ambientale, comprese quelle estreme, dai ghiacci più freddi alle sorgenti più calde. I micro-organismi sono i veri sovrani del nostro pianeta, senza di essi il mondo sarebbe completamente diverso e probabilmente la vita per come la conosciamo adesso non sarebbe possibile, nemmeno la nostra, anzi, soprattutto la nostra. Per anni la microbiologia si e’ concentrata sullo studio di quei micro-organismi che sono in grado di produrre una patologia nell’uomo, contribuendo ad alimentare il forte pregiudizio che vede i batteri come i “germi cattivi” responsabili del nostro ammalarci e tralasciando invece l’importantissimo contributo che i batteri danno alla nostra salute. Stime approssimative dicono che nel corpo umano vive un numero di batteri di almeno 10 volte superiore a quello delle nostre cellule. Una popolazione immensa, che svolge funzioni fondamentali per il metabolismo umano e che solo negli ultimi anni sta finalmente ricevendo la considerazione che merita, grazie al Progetto Microbioma Umano, lanciato dal National Institute of Health (NIH). Tre sono gli obiettivi del progetto: lo scopo principale e’ sicuramente la caratterizzazione genetica della fauna microbica umana, tramite l’analisi della biodiversità batterica in campioni provenienti da almeno 250 volontari sani, dai quali sarà ricavata una nuova e più completa banca dati genomica. Come secondo obiettivo il progetto comprende lo studio delle eventuali associazioni fra i cambiamenti nella fauna microbica e lo stato di salute o malattia dei soggetti esaminati; infine, lo studio si propone anche di definire i mezzi sperimentali che potranno essere utilizzati per una nuova serie di studi indipendenti sul microbioma. Per attuare questo genere di ricerche, infatti, e’ stato necessario studiare dei protocolli del tutto nuovi, che permettessero l’isolamento e la caratterizzazione genetica di micro-organismi presenti nel corpo umano, ma non facilmente coltivabili con le tecniche classiche, oltre che la messa a punto di strumenti informatici per il processamento e l’analisi di tutte le sequenze genomiche ricavate dai campioni. La prima fase del progetto, chiamata Jumpstart, e’ iniziata nel 2007 ed ha portato al sequenziamento di 500 nuovi genomi batterici, tramite l’analisi di campioni provenienti da cinque siti corporei differenti: il tratto gastrointestinale, la bocca, la pelle, la cavità nasale e la vagina, di 250 volontari selezionati in modo che fossero rappresentativi della popolazione generale. I dati sono stati archiviati e resi disponibili, così come i protocolli sviluppati per l’analisi, in modo da incentivare l’apertura di nuovi progetti e nuovi studi, che potranno usufruire della piattaforma tecnologica elaborata dagli studiosi del NIH. La seconda fase del progetto invece riguarderà l’analisi delle variazioni della fauna microbica umana associate a diverse condizioni di malattia, nella speranza di trovare nuovi mezzi diagnostici e terapeutici che potrebbero portare una piccola rivoluzione nel mondo della medicina. Importanti passi in questo senso sono già stati fatti dai primi studi pilota, riguardanti un’ampia gamma di patologie, dalla psoriasi ad alcune forme di tumore del tratto gastrointestinale, che sembrano essere associate ad una variazione delle specie di micro-organismi residenti nell’ospite. Il progetto nel suo complesso ha già raggiunto grandi risultati e promette per il prossimo futuro nuove importanti scoperte, che sposteranno di un passo avanti le frontiere della microbiologia.
-tratto da sciencegate.it-
IL ‘MICRO-ZOO’ CHE VIVE NEL CORPO UMANO:
E' pronta la prima mappa dei microrganismi che vivono nel corpo umano, il cosiddetto "microbioma". Il risultato, che si è guadagnato la copertina di Nature, si deve al Progetto internazionale Microbioma Umano (Hmp) ed è uno strumento senza precedenti al servizio della prevenzione e di future cure. La mappa costituisce infatti la prima base per studiare le caratteristiche e il comportamento dei numerosissimi microrganismi ospitati dall'organismo umano e il modo in cui possono influenzare la salute umana. Il lavoro, durato cinque anni, è descritto in due studi coordinati dagli Stati Uniti con Barbara Methé del Craig Venter Institute e Curtis Huttenhower dell'università di Harvard. Altri 14 lavori collegati sono stati pubblicati oggi sulle riviste PLos One, PLoS Genetics e PLos Computational Biology. Per la prima volta i ricercatori sono in grado di rispondere a due domande cruciali: che cosa è il microbioma umano e che cosa fa? Il corpo umano, spiegano gli esperti, contiene migliaia di miliardi di microrganismi, che superano nel numero le cellule umane e costituiscono circa il 3% della massa del corpo, quindi dal peso di qualche Kg. Per analizzare il Dna del microbioma umano i ricercatori hanno raccolto microrganismi da 242 adulti in buona salute. I campioni sui quali si basa la mappa provengono da 18 siti del corpo e hanno permesso di calcolare che il microscopico 'zoo' che vive nell'uomo comprende 10.000 specie diverse, in precedenza erano state isolate solo un centinaio di specie di batteri. I risultati rivelano che la composizione di queste comunità di microrganismi è sorprendentemente varia e abbondante. I microrganismi possono variare notevolmente non solo da sito a sito su una singola persona, ma anche da persona a persona. Le differenze etniche e di razza contribuiscono a questa varietà ma, rilevano i ricercatori, è interessante notare che nonostante le differenze nei microrganismi presenti sullo stesso sito del corpo tra persone diverse, i batteri nel complesso eseguono analoghe mansioni metaboliche. Si pensa che queste comunità abbiano un ruolo crociale per la sopravvivenza umana e per la salute. I batteri che vivono nel tratto intestinale, per esempio, permettono di digerire il cibo e assorbire sostanze nutritive, scomponendo gran parte delle proteine, dei lipidi e dei carboidrati nella nostra dieta, che altrimenti non potremmo assimilare. Inoltre, producono sostanze benefiche, come le vitamine e anti-infiammatori che il nostro organismo non può produrre. I lavori dimostrano, inoltre, che il microbioma contribuisce alla sopravvivenza umana, con un numero maggiore di geni rispetto ai geni degli uomini stessi. Se nell'uomo sono presenti 22.000 geni coinvolti nelle attività metaboliche, si stima che il microbioma contribuisca con 8 milioni di geni, ossia 360 volte più numerosi di quelli presenti nel Dna umano. "Proprio come il sequenziamento del genoma umano ci aiuta a capire come i geni di una persona la mettono a rischio o la proteggono - osserva Huttenhower - così conoscere i geni del microbioma ci può fornire informazioni sui benefici per la salute o i rischi".
-tratto da ansa.it-
SVEN PETTERSSON SCOPRE CHE IL MICROBIOMA, L’INSIEME DI BATTERI, INFLUENZA E A VOLTE RIESCE A CONTROLLARE, LA MENTE UMANA:
Fate attenzione a quel collega vicino di scrivania, sì quello che si comporta in maniera strana. Potrebbe essere sotto controllo dei batteri che popolano il suo intestino. E anche voi. Anche se sembra la trama di un film di fantascienza anni ‘50, questo è lo strabiliante risultato della ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Scences, da Sven Pettersson del Karolinska Institutet di Stoccolma. È noto ormai da qualche anno che il microbioma, cioè l’insieme di esseri viventi che popolano il nostro organismo, può avere un effetto sulla nostra fisiologia, andando ad influenzare per esempio le allergie o la tendenza all’obesità. Che però i batteri della nostra flora intestinale possano avere un effetto sulla psiche, è una vera novità.
Il primo sospetto Petterson lo ha avuto 5 anni fa, mentre studiando l’espressione genica dei batteri nell’intestino (insieme a Shugui Wang, del Genome Institute a Singapore) ha notato che i batteri in questione erano in grado di influenzare la produzione della serotonina, un ormone. Nella nuova serie di esperimenti condotti sono stati confrontati diversi soggetti alcuni sterili altri con la naturale flora batterica intatta altri con una cospicua presenza batterica. In più, è stata monitorata l’espressione genica nel cervello dei gruppi, allo scopo di rilevare eventuali differenze.
Differenze che sono apparse evidenti: variazioni di ansia e di attività dal punto di vista motorio. Significativa anche la variazione di piacere nei confronti dell’esposizione solare.
Anche dal punto di vista chimico, il cervello si è dimostrato diverso. Per esempio le sostanze chimiche associate all’ansia come la noradrenalina e la dopamina, venivano smaltite più velocemente nei soggetti più in linea con la naturale flora batterica. Sono state inoltre osservate differenze fra i gruppi nell’espressione di molti geni.
Secondo gli autori i risultati “suggeriscono che il particolare processo di colonizzazione microbica inizia un meccanismo tipico di segnali che influiscono su circuiti neuronali implicati nel controllo motorio e nell’ansia.”
Caspita! Non è mica una sciocchezza affermare una cosa del genere: chi ci “popola” è in grado in qualche modo di alterare il nostro stato psichico (“controllare” mi pare un po’ forte come espressione). Se la scoperta fosse confermata, bisognerà a questo punto chiedersi il motivo di questa influenza: è un prodotto secondario di altri processi fisiologici o un deliberato tentativo sabotaggio? Se venisse provata la seconda ipotesi, allora la domanda sorge spontanea: “cosa ne viene a quei batteri sgraditi a renderci più ansiosi e irrequieti?” O ancora: “cosa ne viene a noi a diventare ansiosi e irrequieti se abbiamo in pancia questo tipo di batteri?”
-tratto da koimano.com-
FLORA INTESTINALE; E’ MODELLATA DALLO STILE ALIMENTARE:
La flora batterica è legata ai cibi che si assumono. Le preferenze a tavola influenzano la flora batterica nell'intestino, tanto che una modifica nello stile alimentare induce una modifica della flora batterica. Lo dimostrano due studi, questi mostrano come un corretto stile di vita, che comprende un'alimentazione equilibrata, favorisce la nostra salute nel breve termine e ritarda le patologie legate all'invecchiamento.
-tratto da ansa.it-
IL DNA DI ALIMENTI OGM MODIFICA I BATTERI NELLO STOMACO UMANO:
Una ricerca britannica lancia un allarme per possibili problemi sanitari causati da alimenti geneticamente modificati che normalmente non dovrebbero incidere sulla salute umana. Ricercatori britannici hanno dimostrato per la prima volta che materiale modificato geneticamente e proveniente da prodotti alimentari finisce nei batteri dell'intestino dell'uomo ponendo seri problemi sanitari.
-tratto da Newton-
L’AGGREGATO SPIRITUALE DEL MICROBIOMA:
"Il nostro organismo è già di per se costituito da un complesso insieme di esseri viventi che esperiscono una propria evoluzione in accordo con la totalità nella quale vivono e per la quale vivono servendola direttamente, questa totalità è il veicolo biologico per l’Anima umana, ovvero il corpo umano, un insieme aggregato di cellule dalle molteplici caratteristiche e funzionalità che permettono all’Anima di fare esperienza in questo piano terreno e permettono a questa di essere come il loro direttore d’orchestra. Queste cellule suonano sotto la direzione più o meno consapevole dell’Anima e la capacità di quest’ultima influenza sul risultato finale, sull’effetto, ovvero la particolare vibrazione che potrà così essere di minore o maggiore armonia a seconda dell’essere. Ma, come è stato approfondito sopra, l’organismo ospita anche creature viventi organizzate in vere e proprie società che se pur molto piccole hanno però una vita propria e una specifica funzione per il corpo, e assieme costituiscono un mutuo-aiuto. Queste creature sono i batteri naturalmente ospitati all’interno e all’esterno del nostro organismo. Questi sono svincolati dal corpo ma per vivere decidono di restarci e, anche se in minor quantità, riescono non solo ad influenzare le funzioni biologiche ma anche le funzioni mentali, emozionali e spirituali. Ma non tutti interferiscono positivamente infatti non tutti i batteri sono veri amici del corpo umano. Per batteri naturali possiamo intendere quelli che per natura vengono ospitati in un corpo sano, mentre quelli sgraditi sono ospitati solamente da un corpo non sano, dunque malato. Per questi ultimi il ‘terreno’ fertile nel quale possono trovare nutrimento e replicarsi è quel terreno acido, ovvero quel corpo acidificato dato da un sangue con un ph alterato dalla scorretta nutrizione e dal deviato stile di vita. Questi esplicano funzioni che sono potenzialmente ''utili'' in merito alla sopravvivenza dell'organismo ospitante sottoposto a stress di funzionamento data la sua condizione precaria, ma non essendo evoluti a una condizione di auto-sufficienza ed efficacia divengono col tempo deleteri e perdono il controllo fino a non essere più capaci di svolgere un aiuto per l'organismo ospitante e co-operano assieme alle cellule compromesse al deperimento dello stesso. Mentre in un organismo sano questi batteri sgraditi non potranno mai trovare piacere nell’abitarlo in quanto le attente autodifese gli faranno trovare in un ambiente già ostile ancora più ostacoli alla loro colonizzazione.
Dunque in un corpo sano troveranno terreno fertile solamente quei batteri amici che sono capaci di vivere in tale situazione, e per questi si prospetta una vita condivisa a tu per tu, nella quale entrambe le parti ottengono benefici. In un corpo ammalato le cellule non creano armonia nella loro connessione e così saranno e faranno anche i batteri sgraditi che da loro vengono ospitati. Questi micro-esseri hanno una influenza fisica data dalla loro particolare chimica ed anche una interferenza di energia sottile e assieme andranno ad influenzarci nella globalità della nostra struttura. Il risultato è una persona scarsamente connessa alla sua Anima, e allo stesso tempo una persona fortemente destabilizzata e non equilibrata a come potrebbe essere. Una persona che non è capace di avere il pieno controllo su se stessa fino a sentirsi facile preda di forza ‘esterne’ a lei. Se a questo risultato sommiamo i tanti altri condizionamenti e interferenze che la vita ripresenta e dinanzi ai quali è possibile cedere allora è comprensibile quanto doveroso è da parte nostra cercare di rafforzarci quanto più possibile e ottenere il controllo sulla nostra vita e sul nostro prezioso veicolo biologico. In tal modo il cosiddetto Microbioma si adeguerà sempre più al nostro rinnovamento divenendo col tempo un vero e proprio Amico e gradito compagno spirituale che sostiene e supporta tramite le sue armoniose emanazioni spirituali."
-Diamond Krystall, 16/06/2012-
31 gennaio 2016
Microbioma umano
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