È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per l’esperimento e sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda: Sei capace d’amare te stesso?
-Carl Gustav Jung-
04 novembre 2017
Sostenere se stessi
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