In quei pochi momenti comprese tutto. Ma non c’erano parole con cui potesse spiegarlo. Ci provò ma gli altri non lo capirono. Potevano vedere che qualcosa in lui era cambiato, che i suoi occhi e la sua voce irradiavano bellezza. Notarono che non giudicava più nulla e nessuno e che era diverso. Quell’uomo capiva tutti, ma nessuno capiva lui.
La gente continuava a non capire.
Aveva scoperto di essere uno specchio per gli altri, uno specchio in cui poteva vedere se stesso. “Tutti siamo specchi”, disse. Vedeva se stesso in tutti, ma nessun altro vedeva se stesso in lui. Allora si rese conto che tutti erano immersi in un sogno, ma senza consapevolezza, senza sapere ciò che erano veramente. Non potevano vedersi in lui, perché tra gli specchi esisteva un muro di nebbia, composto dalle interpretazioni delle immagini di luce che costituivano il Sogno degli esseri umani.
-Don Miguel Ruiz-
02 giugno 2022
il Sogno degli esseri umani
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