Ci sono persone che quando assistono o ascoltano di eventi tristi e drammatici che hanno colpito persone non molto vicine a loro capita, a volte, che provino quasi una soddisfazione nel constatare e venire a conoscenza di simili accadimenti. Perché? Questo è un sintomo di mancanza di sensibilità ma soprattutto di egoismo, a volte succede, è lo stesso motivo che ci porta in altri momenti a voler conoscere di nostro proposito di simili eventi tramite uno stato di bramosia su tv, giornali e altri mezzi mediatici, spesso, guarda caso, pieni di simile tristezza. E' come se la conoscenza di queste situazioni ci elevasse il nostro Io che in confronto a tutto ciò sta meglio nonostante poi non si sia granché soddisfatti di noi stessi in verità. E' la mancanza di soddisfazione della nostra vita e immergerci in tali energie altrui ci da l'illusione di stare meglio..come una amara soddisfazione, una consolazione per la nostra pochezza. Stando meglio con noi stessi questo non accadrebbe e ci farebbe stare in empatia con chi soffre, allo stesso tempo non avremmo questa strana attrazione ma ci avvicineremmo a tali persone col cuore veramente aperto e amorevole. Inoltre ci sentiremmo realmente felici nel vedere la gioia nel prossimo. E' una empatia totale e genuina, che permette di affrontare al meglio ogni situazione, sia quella drammatica che quella meravigliosamente bella, si tratterebbe di una totale connessione con i sentimenti del prossimo, sia per aiutarlo veramente che per gioire con lui senza invidie ne gelosie. Raggiungere questo stato è molto bello e utile, ti fa essere efficacemente altruista e vicino a qualsiasi persona tu conosca o della quale tu senta parlare, inoltre rafforza la tua presenza nel presente dandogli una qualità prima solo lontanamente sperata.
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