Quando più riesco a stare bene con me stesso e meno cerco il prossimo.
Quando più mi sento a disagio con me stesso e più cerco il prossimo.
Sono due situazioni opposte, la prima è classica della persona talmente in pace con se stessa dallo sconfinare quasi nel narcisismo, oppure della persona che ha una realtà ristretta di persone, una cerchia intima nella quale si sente all'apice della tranquillità e in tale beatitudine si tende a ricercare meno il piacere esterno dato che ci sentiamo già apposto con noi stessi o con la famiglia o con la piccola compagnia di amici. Questo però non va bene perché la nostra pace bisognerebbe condividerla e riuscire a far stare bene anche il prossimo che magari appena più distante dal nostro paradiso è in cerca di qualcuno che lo incoraggi, bisognerebbe provare a realizzare assieme a questo la stessa armonia che abbiamo con noi stessi. Si può dire 'chi me lo fa fare?' ..penso sia un dovere nei confronti del prossimo e comunque se non lo si fa non possiamo capire quanto perdiamo perché se stiamo già bene ciò non significa che potremmo stare ancora meglio... realizzare delle sane relazioni col prossimo e metterci in gioco anche in situazioni un po' più ardue è una sfida che merita davvero. E per i tanti solitari che si crogiolano in un chiuso benessere sarebbe una buona cosa provare ad aprirsi un po' di più.
Dall'altra parte vi sono le persone che non riescono a stare con se stesse, provano un forte disagio nei momenti di silenzio che arrivano nella giornata e dunque cercano di riempirla quanto più è possibile di presenze, amicizie, conoscenze e chi più ne ha più ne metta, impegni vari ecc.. tutto questo per sfuggire al rapporto con se stessi. Certo che vogliono bene alle persone che gli stanno intorno ma il più delle volte chiedono la loro presenza per sfuggire a se stessi, se avessero un rapporto migliore con la propria persona riuscirebbero a dare una impennata alla qualità delle loro frequentazioni spesso assai varie, caotiche e superficiali. Iniziare a ritagliarsi dei momenti dedicati solo al proprio essere sarebbe sacrosanto e inizierebbe una storia d'Amore con se stessi, un rapporto fondamentale quello col proprio sé, una relazione mai tenuta in considerazione ma davvero necessaria per sentirsi veramente bene.
Nel primo caso c'è talmente tanta indipendenza che diviene cieca se non si considera più la ricchezza del prossimo, nel secondo caso c'è così tanta dipendenza con l'esterno da non riuscire più a considerare importante il rapporto con se stessi. Come sempre in questi casi la soluzione sta nel mezzo, una relazione equilibrata sia con se stessi che col prossimo in modo da essere veramente liberi e stare bene in qualsiasi situazione riuscendo allo stesso tempo a far stare veramente bene anche gli altri che noteranno un salto di qualità nel nostro vivere.
01 maggio 2013
Me stesso e il prossimo, relazioni sociali, la soluzione
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