E’ riduttivo dire che la pelle più scura delle popolazioni tropicali serva solo come protezione dalla forte pressione dei raggi solari. Oltretutto dicendo così sembra quasi che il Sole sia per noi ostile. Sicuramente serve anche per la protezione del derma e dei tessuti interessati dalla metabolizzazione cutanea della luce solare in quanto una pelle chiara è molto più delicata in presenza di un angolo d’incidenza vicino ai 90° ma è utile anche ad altro.. Più la pelle è scura e più diviene capace di assorbire i fotoni della stella chiamata Sole, mentre dall’altro estremo una pelle completamente chiara e quindi meno avvezza alla luce non ha questa capacità e riflette gran parte delle radiazioni luminose. Una pelle finché resta chiara non può essere esposta per troppo tempo al Sole delle regioni più calde perché rischierebbe di farsi del male, in verità è la pelle chiara ad essere un adattamento congeniale alla sopravvivenza dell’umanità in zone climatiche più oscure e fredde mentre la pelle scura e meglio quella nera è quella per noi autentica e adeguata alle nostre origini geografiche che trovarono sede nei tropici. Una pelle più è scura e meglio può assorbire un ampio spettro di radiazioni solari, ovvero può permettere un migliore nutrimento di prana solare purché abbia a disposizione un maggiore tempo di esposizione come infatti è possibile nei lunghissimi giorni equatoriali. L’oscuramento una pelle chiara è comunque consigliabile solo nelle regioni con adeguato apporto di Sole, nelle regioni polari del nostro pianeta è buona cosa avere pelle molto chiara perché riesce meglio a produrre vitamina D anche con poca incidenza dei raggi ultra violetti. Chi però ha l’opportunità di vivere in regioni più soleggiate dovrebbe incentivare la sua abbronzatura naturale quindi evitare di scappare dal Sole e mangiare moltissima frutta perché questa aiuta la formazione di una buona pigmentazione grazie alla melanina contenuta nei frutti colorati. Invece per coloro che abitano in climi temperati con primavere ed estati calde e autunni e inverni freddi si presenterebbe l’eventualità di una particolare condizione del derma, sappiamo tutti che nei mesi assolati le popolazioni originali di queste zone geografiche otterranno un colorito simile al bronzo mentre in inverno la pelle tornerà molto più chiara perdendo progressivamente l’abbronzatura ..ma, ed è questa la novità che alcuni sperimenteranno, nelle persone più frugivore e crudiste potrebbero aumentare in quantità significativa la formazione di ‘nei’ benefici. Di cosa si tratta? Non certo dalle formazioni tumorali sul derma, chiamate ‘nei’ maligni, questi in realtà sono causati dall’intossicazione del corpo.. si tratta bensì di macchioline cutanee molto più scure della restante pelle, talvolta anche di un marrone scuro tendente al nero che si formano naturalmente e con molta lentezza su tutto il corpo a beneficio di una maggiore ‘versatilità’ nella capacità di assorbimento di un migliore e largo spettro di radiazioni. Ovvero.. una pelle chiara o color bronzo che presenti cospicue quantità di questi ‘nei’ benefici diverrà capace di assorbire radiazioni utili in qualsiasi clima si trovi proprio perché si è adattata a vivere in un clima che sta nel mezzo, che è altalenante perché non è sempre freddo ma non è nemmeno sempre caldo. E’ quindi una pelle variegata e composta da un mix di pigmenti utili per la sua particolare condizione climatica. Questo solo nelle regioni temperate e solo per le persone che amano stare al Sole e che nutriscono i propri corpi con una grossa percentuale di frutti crudi provenienti da tutte e 4 le stagioni. Questi ‘nei’ benefici e permanenti potrebbero avere una dimensione media di 2mm, dovrebbero essere piatti, e apparire in gran quantità, anche qui potrei fare una media e dire circa 400 disposti in tutto il corpo per una persona alta 170cm. In tal caso si tratterebbe quindi di 400 mini centrali energetiche organiche e assai speciali capaci di ottenere molta più energia vitale dal nostro amato Sole.
11 gennaio 2014
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