Quando un’armata ribelle si impadronì di una città coreana, tutti scapparono dal tempio Zen tranne l’abate. Il generale ribelle irruppe nel tempio e si infuriò nello scoprire che il maestro si rifiutava di salutarlo e tantomeno di riceverlo come un conquistatore. “Non sai”, gridò il generale, “che stai guardando uno che può ucciderti senza battere ciglio?” “E tu”, disse l’abate, “non sai che stai guardando uno che può essere ucciso senza battere ciglio?” L’ira del generale si trasformò in un sorriso. Si inchinò profondamente e lasciò il tempio.
-Natalie Goldberg-
07 giugno 2021
Profondamente
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