15 luglio 2014

Acquariani

Inizialmente quando l’organismo debilitato viene irrigato con dell’acqua fresca, vitale e sana questa verrà utilizzata prima di tutto per la pulizia cellulare, per rimuovere le scorie sedimentate che affogano le nostre cellule; solo in seguito aumenterà la sua azione di nutrimento/idratazione cellulare fino ad arrivare ai giusti valori che portano ad un corretto bilanciamento tra depurazione e alimentazione, equilibrio fondamentale per il benessere dello stesso organismo. Entrambi questi compiti possono essere svolti totalmente dall’acqua e se questa è altamente vitale e l’organismo ha la capacità e quindi la predisposizione per trarre da essa lo specifico prana di cui ha bisogno allora è possibile sostentarsi di questa acqua limitando al tempo stesso l’introito di alimenti solidi se non se ne sente più il bisogno. Questa può essere definita la nutrizione liquidariana ad altissima efficienza nutrizionale, ed è possibile in un Essere i cui corpi siano pronti a questo stato cosiddetto pranico-liquidariano; da questa particolare alimentazione l’organismo integra tutto il resto del prana che a seconda delle sue condizioni dovrebbe riuscire a prendere tramite la respirazione polmonare, tramite i pori della pelle, tramite il Sole, tramite le energie sottili spirituali della natura terrena e cosmica e infine direttamente da quella sorgente cui solo gli innamorati possono accedere, quella fonte chiamata Amore. E’ da precisare che una alimentazione del genere non è affatto sinonimo di perfezione dell’Essere, ma semplicemente di compimento di un determinato cammino terreno che ha scelto per se stesso questo Essere in modo autonomo, responsabile, assolutamente cosciente e infuso d’Amore nel clima sereno del suo centro. Mi disse che un giorno iniziò ad avvertire un sorprendente e intenso bisogno di bere acqua, come tutti noi già ne aveva bevuta moltissima nella sua vita, ma quel giorno si accese qualcosa di molto forte al suo interno, andava dissetato quel cuore innamorato, era un senso profondo di sete, minerale o leggera, che fosse comunque acqua viva e salubre, solo acqua di una freschezza immediata, acqua lucente e vibrante, un gusto neutro come la pace che sgorgava dalla sua essenza.

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