Alcuni frutti commestibili e biologici andrebbero comunque evitati come ad esempio le clementine e ciascuno di quei frutti privi di semenza perché anche se non si tratta di prodotti ogm (poiché gli organismi geneticamente modificati sono vietati in agricoltura biologica) abbiamo a che fare con frutti sterili ottenuti tramite la selezione di piantine via via sempre più povere di energia riproduttiva e senza seme. Questi frutti nonostante siano prodotti con una coltura naturale sono portatori di sterilità e quindi aggravano la salute umana e ne diminuiscono progressivamente la fertilità. In questo come in molti altri casi gli interessi commerciali di pochi remano contro quelli salutistici della comunità.
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