11 febbraio 2014

Comunicare mediante la tecnologia

Social network, video-chiamate, chat, telefonate, e-mail, sms e lettere. Sono queste la maggior parte della soluzioni adottate dall’umanità sempre più scontenta come alternative alla connessione umana faccia a faccia che è la sola veramente efficace e concreta. Tralasciando in questa trattazione gli effetti indesiderati in materia di inquinamento elettro-magnetico ed ecologico che comportano queste tecnologie..i problemi psicologici non sono da meno e provocati dalle connessioni virtuali si amplificano per tutte quelle personalità che sono già particolarmente introverse, timide, asociali, deboli e fragili.. per queste persone la possibilità di realizzare connessioni senza porsi di persona è un grande sollievo perché diventa tutto più facile, è necessario meno impegno ed è fonte di minore preoccupazione. Ma una personalità che si scopre difficile nei rapporti sociali dovrà cercare di maturare e superare questi limiti pian pianino impegnandosi nella quotidiana realtà e con i mezzi che dispone sin dalla nascita, quindi i mezzi naturali che gli appartengono. Mentre invece con il ricorso all’uso della comunicazione virtuale non farà altro che allontanarsi dalla soluzione e potrebbe peggiorare in quanto sarà sempre più difficile tornare indietro per sciogliere i nodi che la costringono ..sentirsi adeguati nella realtà di tutti giorni diverrebbe una impresa sempre più faticosa e inverosimilmente, e dico anche purtroppo.. meno appagante e meno piacevole perché cala una certa sensibilità. Questo argomento mi sta particolarmente a cuore.. e mi sto rendendo sempre più conto di quanto sia dilagante questa condizione di assenza per molti di noi. I sintomi della persona che ha abusato tale comunicazione e si è assuefatta al virtuale sono una continua apatia, annullamento della presenza consapevole, profonda insoddisfazione, distacco dalla realtà con incapacità di esprimere emotivamente, fisicamente e oralmente il proprio stato interiore coi propri simili. Come se imparato il linguaggio macchina si divenisse sempre meno capaci nell’arte della comunicazione umana. Ecco perché venne scritto che questo è un ponte tra due realtà entrambe ancora comunicanti..un ponte che cercherò di lasciare sempre aperto, un ponte per lasciare la seconda nella sua giusta misura e ritrovare la prima senza però dimenticare gli incontri nel frattempo instaurati.. Ecco anche chi vi scrive è su questo ponte, sapete c'è un momento difficile, più o meno lungo a seconda della personalità, nel quale risulta complicato stare da una parte o dall'altra poiché si è nel mezzo e qui è un passo importante, molto severo, ma non scorderò nessun buon cuore!

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